A pochi giorni dalla presentazione in Parlamento della bozza della Legge di Bilancio 2026, iniziano a delinearsi i principali interventi previsti dalla manovra economica. Anche se non ancora definitiva, la bozza rappresenta un’anticipazione concreta delle politiche fiscali e di sviluppo su cui il Governo intende puntare nel prossimo anno.
Riduzione IRPEF e revisione delle detrazioni
Tra le novità più attese, la conferma della riforma delle aliquote IRPEF. La bozza prevede l’abbassamento dell’aliquota intermedia dal 35% al 33% per i redditi compresi tra 28.000 e 50.000 euro. L’intervento punta
a ridurre il carico fiscale sulla fascia di reddito medio, rafforzando il potere d’acquisto dei lavoratori
dipendenti e dei pensionati.
Parallelamente, si ipotizza una razionalizzazione delle detrazioni per oneri, in particolare per i contribuenti
con redditi più alti. L’obiettivo è duplice: da un lato alleggerire il carico fiscale dove più necessario,
dall’altro razionalizzare le spese fiscali per lo Stato.
Agevolazioni per investimenti e iper-ammortamento potenziato
Sul fronte delle imprese, la bozza rilancia le misure per la crescita degli investimenti in beni strumentali,
innovazione e digitalizzazione. Viene introdotta una nuova versione dell’iper-ammortamento, con
percentuali maggiorate rispetto al passato: 180% fino a 2,5 milioni di euro, 100% tra 2,5 e 10 milioni, 50%
fino a 20 milioni.
Un’ulteriore maggiorazione è prevista per gli investimenti in progetti “green” o legati alla transizione
digitale. Si tratta di un’opportunità concreta per rinnovare attrezzature, impianti e tecnologie aziendali,
beneficiando al tempo stesso di un notevole risparmio fiscale.
Conferma e riordino dei bonus casa
Per il comparto edilizio, la bozza prevede la proroga delle principali detrazioni legate ai lavori sugli
immobili. Il Bonus Ristrutturazioni al 50% è confermato per tutto il 2026, così come il Bonus Mobili, legato
all’arredo di abitazioni oggetto di lavori. Il Superbonus, invece, resta in vigore solo per interventi già
avviati e per le aree colpite da eventi sismici, con percentuali riviste e modalità più selettive.
Questo pacchetto di misure rappresenta ancora una leva importante per chi intende migliorare la propria
abitazione o valorizzare il patrimonio immobiliare, anche in ottica energetica o di sicurezza sismica.
Sostegno al lavoro e alle famiglie
Nel capitolo dedicato al welfare e alle politiche sociali, la bozza introduce misure di sostegno alla natalità e
alla genitorialità. Il “bonus mamme” viene rafforzato, con sgravi contributivi più ampi per le lavoratrici
madri, insieme a un ampliamento dei congedi parentali retribuiti. Viene confermato l’assegno unico, che
resta ancorato all’ISEE aggiornato e potrà beneficiare di conguagli a partire dal secondo semestre del 2026.
Per i datori di lavoro, si ipotizzano nuove decontribuzioni mirate per le assunzioni stabili di giovani, donne
e lavoratori provenienti da settori in crisi, con l’intento di incentivare l’occupazione di lungo periodo.
Un testo ancora in evoluzione: attenzione ai cambiamenti in Parlamento
È bene ricordare che si tratta ancora di una bozza: il testo sarà oggetto di modifiche, emendamenti e
discussioni parlamentari nelle prossime settimane. Alcune misure potrebbero essere rimodulate, altre
sostituite o rinviate.
Per imprese e contribuenti è il momento giusto per iniziare a valutare l’impatto delle novità previste e, se
possibile, anticipare o pianificare operazioni fiscali in base alle linee guida emergenti. Conoscere in
anticipo le tendenze della manovra consente di evitare sorprese e cogliere le opportunità di risparmio o
investimento nel 2026.
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