Le imprese che effettuano investimenti produttivi nel Mezzogiorno possono beneficiare, per l’anno 2025, di un credito d’imposta previsto dall’art. 1, commi 485-491 della Legge 30 dicembre 2024, n. 207. Si tratta di un’estensione dell’agevolazione già introdotta nel 2023 con il decreto-legge n. 124.
L’agevolazione è rivolta alle imprese che investono in beni strumentali destinati a strutture produttive situate nella cosiddetta ZES unica (Zona Economica Speciale per il Mezzogiorno), valida dal 1° gennaio al 15 novembre 2025.
Chi può accedere all’agevolazione
Il credito è destinato alle imprese localizzate nelle regioni: Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia (aiuti “107.3.a” TFUE) e Abruzzo (aiuti “107.3.c”).
Sono escluse le imprese:
● dei settori siderurgico, carbonifero, energetico e finanziario;
● in stato di liquidazione o difficoltà;
● operanti nei settori agricolo primario, pesca e acquacoltura.
Importi e condizioni
Il credito è:
● concesso per investimenti tra 200.000 € e 100 milioni di €;
● utilizzabile in compensazione tramite modello F24, codice tributo 7034;
● cumulabile con altri aiuti nei limiti UE (Regolamento GBER).
Per accedere, le spese devono essere certificate da un revisore legale iscritto nella sezione A del registro dei revisori contabili.
Comunicazione all’Agenzia delle Entrate iniziale (dal 31 marzo al 30 maggio 2025)
Va indicato:
● l’importo degli investimenti già effettuati dal 1° gennaio 2025;
● l’importo previsto entro il 15 novembre 2025.
È considerata tempestiva anche la trasmissione dal 26 al 30 maggio, se scartata e ritrasmessa entro il 4 giugno 2025.
Non sono ammessi invii oltre il 30 maggio in caso di scarto dell’intero file.
Comunicazione integrativa (dal 18 novembre al 2 dicembre 2025)
Va attestata la realizzazione degli investimenti indicati nella prima comunicazione. Il valore non può essere superiore a quello già comunicato.
È considerata tempestiva anche se trasmessa dal 28 novembre al 2 dicembre, a condizione che il file scartato sia ritrasmesso entro il 7 dicembre 2025.
Sul modello vanno indicati anche:
● estremi della certificazione delle spese;
● riferimenti alle fatture elettroniche trasmesse tramite SDI, se presenti.
Fruizione del credito
Il credito spettante è utilizzabile dopo la ricezione della seconda ricevuta di conferma dell’Agenzia delle Entrate, oppure, per investimenti non documentati via SDI, dopo verifica documentale del Centro Operativo Servizi Fiscali di Cagliari, previa trasmissione della certificazione via PEC a: creditoimpostazes@pec.agenziaentrate.it
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